Affrontare l'argomento

Dal momento che la maggioranza di noi, è cesciuto con un'educazione cristiana, immagino che a un certo punto della nostra vita, dopo aver scelto di percorrere la strada del paganesimo, abbiamo dovuto affrontare le persone a noi piu vicine, e comunicare la nostra scelta, e le nostre motivazioni...
avete qualche esperienza al riguardo da raccontare?

a me nn c'è stato bisogno di spiegazione fi da piccola mia madre diceva ke ero una strega ke avevo doni e ke nn sarei mai potuta essere cristiana vedeva parlarmi nel vuoto ( x lei) vedeva qnd cadevo in trance qnd dicevo una cosa e poco dopo accadeva qnd sognavo fatti k succedevano qnd dalla bambina triste bastava portarmi al cimitero o in un bosco x vedermi la sabrina vera la viva!!!! ero come una pianta senza luce e incapita lei è stata ed è tutt'ora l'unika di cui mi fido e ke mi crede oltre mia sorella al mio ragazzo ho accennato ke mi succedono cose fin da piccola ma lui ha paura di ste cose o è scettico e litighiamo xk mi dice k vedo troppi film anche se sa k dico la verità xkein tante cose è rimasto a bocca aperta.........

...quando ero giovane...che brutto inizio!
quando ero ancora in confusione, ma sentivo di non potermi limitare alla loro religione, ho avuto un paio di duri scontri in famiglia, poi non ne abbiamo più parlato e non credo loro interessi un granchè.
Gli amiici più intimi sanno che sono politeista e basta, probabilmente sanno appena che vuol dire...
la mia compagnia....dovrò affrontare l'argomento

Beh , neanche io ho avuto motivo di affrontare questo argomento in famiglia , anche perchè i miei son sempre state delle persone molto sagge e soprattutto m'hanno sempre fatta riflettere su cosa fosse giusto o sbagliato dunque mi han dato libera scelta di fare e di credere in quel che voglio

io ne ho dovuto parlare con mio padre quando ho detto di essere wiccan

non ho dovuto parlarne in giro troppo, neanche in famiglia.
la mia migliore amica l'ha sempre saputo e mi ha sempre accettata..... i miei vari amori l'hanno sempre saputo, in parte... l'ho sempre detto ad impatto come uno scherzo.... poi chi mi conosceva davvero sapeva che non scherzavo.... la mia famiglia non mi accetta tutt'ora, non accetta di vedere le mille prove che gli dò giorno per giorno.... prevedo la morte delle persone, le disgrazie, leggo il passato delle persone nelle carte, sento i morti( le loro presenze)...e sento le energie positive e negative, conclusione.... un anno fa pensarono che avessi un esaurimento nervoso e mi hanno mandata dallo psichiatra.... risultato... mi ha detto che sono sanissima, poi mi hanno mandata dal mio prete che mi ha detto che anche i santi avevano i miei stessi doni... conclusione chi se ne frega degli atri.

E' sempre difficile affrontare certi argomenti in famiglia.
Mio padre sa che ho una spiritualita' diversa dalla sua, sa che ho un'idea piu' ampia di religione e niente piu'.
Ma ha bruciato un libro di incantesimi (un errore di acquisto perche' cercavo altro, e quel libro lo avro' aperto due volte, giusto per leggere e capire che erano tutte cavolate).
Lo ha fatto assieme a una mia zia che probabilmente avrebbe fatto meglio a farsi suora.
Mio fratello, quando gli ho detto di essere pagana, mi ha guardata e mi ha detto "ma tanto io l'ho sempre saputo che sei una strega"

In definitiva deglialtri non me ne importa niente, e non faccio mistero del mio essere pagana.

E' proprio necessario comunicarlo alla famiglia? Io credo che la religione sia una cosa personale, preziosa. Perchè rendere partecipi persone che, magari, ci guardano come pazzi? Ognuno è libero di fare ciò che vuole, anche senza renderlo ufficiale. Voi che ne pensate?